Il mondo del lavoro è chiamato ad una dura prova dalla emergenza del Coronavirus

Il mondo del lavoro è chiamato ad una dura prova dalla emergenza del Coronavirus

Il mondo del lavoro è chiamato ad una dura prova dalla emergenza del Coronavirus. Possiamo assicurare i nostri lavoratori che la Feneal di Roma e Lazio resta presente ed attiva senza defezioni e farà di tutto per garantire le ragioni del lavoro nella sicurezza. Siamo vicini a quanti si prodigano nelle strutture sanitarie per assistere i malati a rischio della loro stessa salute e vita. Siamo vicini a quanti sono in ansia per i propri congiunti malati e soprattutto siamo vicini agli anziani, i più esposti ma che mai e poi mai possono essere considerati un peso. E non condividiamo nel modo più categorico la considerazione di coloro che vedono in questa pandemia una sorte già segnata per quanti sono i più fragili. La dottrina della “selezione naturale” che alla fine premia i più forti ci sembra solo una inaccettabile manifestazione di cinismo. Ed inoltre è miope perché in tal modo non tiene conto dell’impegno della ricerca che si è attivata per realizzare farmaci efficaci e vaccini. Il nostro Paese ancora una volta ha dimostrato capacità di reazione forse inaspettate ma reali e per questo vanno sostenute. Gli italiani in questi momenti drammatici riescono sempre a dare il loro apporto, il loro contributo e sanno essere uniti. Si è capito che lo stare a casa, l’isolamento e il rispetto dei comportamenti necessari non sono una minaccia alla libertà di ognuno visto che sono indispensabili per contenere il contagio; garantire una convivenza civile ordinata, far prevalere un senso civico che vuol dire soprattutto rispetto per la nostra ed altrui vita.

Il lavoro ha ed avrà grandi problemi da affrontare e superare, purtroppo. La Feneal di Roma è in contatto costante con la segreteria nazionale e le altre due federazioni di categoria al fine di agire garantendo le tutele dei lavoratori nel modo migliore possibile. Ora il Governo ha emanato un decreto per venire incontro alle grandi difficoltà sociali e delle imprese. Il nostro auspicio, mentre si valutano le sue norme, è quello di poter avviare al più presto iniziative in grado di sostenere imprese e lavoratori edili, a cominciare dalla cassa integrazione in deroga e dagli interventi per la sicurezza sanitaria sui luoghi di lavoro. Non possiamo nasconderlo: c’è non poca confusione fra le imprese che spesso non sanno come procedere, dove trovare le dotazioni indispensabili (a partire da mascherine e guanti) per continuare l’attività. Ci saranno consultazioni fra vertici imprenditoriali, istituzioni locali e sindacati nelle quali tutti questi argomenti dovranno essere affrontati rapidamente.  Le poche ma importanti opere pubbliche attive devono essere salvaguardate dai pericoli dell’epidemia come pure le piccole imprese non devono essere lasciate sole anche perché molto spesso garantiscono servizi essenziali alle città. Non va dimenticato però che resta un grande interrogativo da non eludere: quell’ampio settore di lavoro sommerso che sottratto alle regole ora può causare ulteriore disagio sociale.

La situazione è seria ma la crescente consapevolezza di essa deve infondere la speranza che la nostra società può e deve farcela. Dobbiamo sentirci comunità, agire da comunità, pensare come una comunità. Siamo sicuri che ne usciremo e saremo in condizione di affrontare un ritorno alla normalità che deve significare ricostruire un Paese migliore. La Feneal di Roma e del Lazio si batterà, come sempre, con convinzione.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio