Pensioni, lavoro, contratto, sicurezza: queste le parole d'ordine che hanno guidato questa mattina i lavoratori dell'edilizia, che da tutta Italia si sono dati appuntamento a Roma, Bologna, Bari, Cagliari e Palermo per la mobilitazione nazionale promossa dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.
Ampia e diffusa la partecipazione dei lavoratori, che dalle piazze del Paese tornano a denunciare lo stato di allarme nelle costruzioni. In oltre 5.500 hanno partecipato alla manifestazione di Bologna, dove solo confluite le delegazioni dalle regioni del Nord, 3mila le presenze a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, con delegazioni dalle regioni del Centro Italia, oltre 4mila i lavoratori del Mezzogiorno che hanno partecipato alle manifestazioni di Bari, spostata al chiuso per la pioggia, e di Palermo e Cagliari. Dai palchi di Bologna, Roma e Bari i Segretari generali delle tre federazioni nazionali di categoria, Panzarella, Turri e Genovesi hanno evidenziato con forza i temi al centro della piattaforma unitaria. Pieno appoggio e solidarietà agli edili è arrivata dai Segretari generali delle confederazioni: impegnata nei congressi, Annamaria Furlan da twitter ha fatto sapere che "la Cisl sostiene la mobilitazione degli edili nelle città italiane", mentre Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno portato la solidarietà di Cgil e Uil al presidio romano.
Pensioni, lavoro, contratto, sicurezza: queste le parole d’ordine che hanno guidato questa mattina i lavoratori dell’edilizia, che da tutta Italia si sono dati appuntamento a Roma, Bologna, Bari, Cagliari e Palermo per la mobilitazione nazionale promossa dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.
Ampia e diffusa la partecipazione dei lavoratori, che dalle piazze del Paese tornano a denunciare lo stato di allarme nelle costruzioni. In oltre 5.500 hanno partecipato alla manifestazione di Bologna, dove solo confluite le delegazioni dalle regioni del Nord, 3mila le presenze a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, con delegazioni dalle regioni del Centro Italia, oltre 4mila i lavoratori del Mezzogiorno che hanno partecipato alle manifestazioni di Bari, spostata al chiuso per la pioggia, e di Palermo e Cagliari. Dai palchi di Bologna, Roma e Bari i Segretari generali delle tre federazioni nazionali di categoria, Panzarella, Turri e Genovesi hanno evidenziato con forza i temi al centro della piattaforma unitaria. Pieno appoggio e solidarietà agli edili è arrivata dai Segretari generali delle confederazioni: impegnata nei congressi, Annamaria Furlan da twitter ha fatto sapere che “la Cisl sostiene la mobilitazione degli edili nelle città italiane”, mentre Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno portato la solidarietà di Cgil e Uil al presidio romano.
Pensioni, lavoro, contratto, sicurezza: queste le parole d’ordine che hanno guidato questa mattina i lavoratori dell’edilizia, che da tutta Italia si sono dati appuntamento a Roma, Bologna, Bari, Cagliari e Palermo per la mobilitazione nazionale promossa dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.
Ampia e diffusa la partecipazione dei lavoratori, che dalle piazze del Paese tornano a denunciare lo stato di allarme nelle costruzioni. In oltre 5.500 hanno partecipato alla manifestazione di Bologna, dove solo confluite le delegazioni dalle regioni del Nord, 3mila le presenze a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, con delegazioni dalle regioni del Centro Italia, oltre 4mila i lavoratori del Mezzogiorno che hanno partecipato alle manifestazioni di Bari, spostata al chiuso per la pioggia, e di Palermo e Cagliari. Dai palchi di Bologna, Roma e Bari i Segretari generali delle tre federazioni nazionali di categoria, Panzarella, Turri e Genovesi hanno evidenziato con forza i temi al centro della piattaforma unitaria. Pieno appoggio e solidarietà agli edili è arrivata dai Segretari generali delle confederazioni: impegnata nei congressi, Annamaria Furlan da twitter ha fatto sapere che “la Cisl sostiene la mobilitazione degli edili nelle città italiane”, mentre Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno portato la solidarietà di Cgil e Uil al presidio romano.
“Chiediamo lavoro, diritti e tutele, responsabilità al Governo e alle nostre controparti perché l’edilizia riparta e torni ad essere motore per questo Paese” – ha dichiarato il Segretario Generale della Feneal Uil, Vito Panzarella, dal palco di Bologna – “Serve una politica industriale per il settore con risorse vere ed immediate, che punti alla messa in sicurezza del territorio e alla riqualificazione urbana. Ma oggi siamo di nuovo in piazza soprattutto perché i lavoratori edili non ne possono più di aspettare per andare in pensione. L’accordo tra sindacati e Governo, pur avendo vari meriti, non ha risolto la questione di chi ancora a 70 anni si trova a dover lavorare su un’impalcatura rischiando la propria vita e mettendo in pericolo anche quella degli altri. Sono oltre 23mila” – ricorda il sindacalista – “gli edili con oltre 60 anni ancora sulle impalcature“.
“Chiediamo risposte al Governo ed anche agli imprenditori con cui siamo impegnati a rinnovare il contratto per circa 900mila lavoratori edili” – ha ribadito il Segretario Panzarella – “Chiediamo alle nostre controparti di accettare fino in fondo la sfida della qualità, della valorizzazione dell’occupazione stabile e del riconoscimento delle professionalità. Insieme, attraverso la contrattazione, possiamo contrastare la destrutturazione e la dequalificazione che negli ultimi anni hanno fortemente indebolito il settore delle costruzioni. Noi privilegeremo sempre la strada del confronto politico e la via della contrattazione” – ha aggiunto in conclusione – “se però sarà necessario, saremo pronti alla mobilitazione come oggi abbiamo dimostrato“.
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