Civitavecchia

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Nessun segnale di ripresa per l'edilizia di Civitavecchia, voce di primaria rilevanza per l'economia cittadina profondamente provata dalla crisi, che negli ultimi anni ha fatto registrare la fuoriuscita dal mercato regolare di centinaia di lavoratori, tra lavorazioni dirette e indotto, molti dei quali ad oggi sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali o peggio finiscono per ingrossare le fila dell'economia sommersa.

Un dato disastroso per il territorio, per arginare il quale i sindacati territoriali dell'edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil sollecitano un incontro urgente con il nuovo Presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia, principale stazione appaltante della città.

"Gli accordi raggiunti con l'Autorità portuale a gennaio 2016 prevedono clausole di salvaguardia occupazionale, nelle future procedure di affidamento di lavorazioni, per le maestranze già impegnate nei cantieri ultimati del porto e non ancora ricollocate, oltre all'istituzione di un Osservatorio ad hoc per il monitoraggio della programmazione delle opere infrastrutturali. Riteniamo fondamentale riprendere il percorso concordato con l'ente, sia per le importanti ricadute occupazionali che per non disperdere professionalità altamente qualificate."

Civitavecchia

Nessun segnale di ripresa per l’edilizia di Civitavecchia, voce di primaria rilevanza per l’economia cittadina profondamente provata dalla crisi, che negli ultimi anni ha fatto registrare la fuoriuscita dal mercato regolare di centinaia di lavoratori, tra lavorazioni dirette e indotto, molti dei quali ad oggi sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali o peggio finiscono per ingrossare le fila dell’economia sommersa.

Un dato disastroso per il territorio, per arginare il quale i sindacati territoriali dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil sollecitano un incontro urgente con il nuovo Presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, principale stazione appaltante della città.

Gli accordi raggiunti con l’Autorità portuale a gennaio 2016 prevedono clausole di salvaguardia occupazionale, nelle future procedure di affidamento di lavorazioni, per le maestranze già impegnate nei cantieri ultimati del porto e non ancora ricollocate, oltre all’istituzione di un Osservatorio ad hoc per il monitoraggio della programmazione delle opere infrastrutturali. Riteniamo fondamentale riprendere il percorso concordato con l’ente, sia per le importanti ricadute occupazionali che per non disperdere professionalità altamente qualificate.

Civitavecchia

Nessun segnale di ripresa per l’edilizia di Civitavecchia, voce di primaria rilevanza per l’economia cittadina profondamente provata dalla crisi, che negli ultimi anni ha fatto registrare la fuoriuscita dal mercato regolare di centinaia di lavoratori, tra lavorazioni dirette e indotto, molti dei quali ad oggi sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali o peggio finiscono per ingrossare le fila dell’economia sommersa.

Un dato disastroso per il territorio, per arginare il quale i sindacati territoriali dell’edilizia Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil sollecitano un incontro urgente con il nuovo Presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, principale stazione appaltante della città.

Gli accordi raggiunti con l’Autorità portuale a gennaio 2016 prevedono clausole di salvaguardia occupazionale, nelle future procedure di affidamento di lavorazioni, per le maestranze già impegnate nei cantieri ultimati del porto e non ancora ricollocate, oltre all’istituzione di un Osservatorio ad hoc per il monitoraggio della programmazione delle opere infrastrutturali. Riteniamo fondamentale riprendere il percorso concordato con l’ente, sia per le importanti ricadute occupazionali che per non disperdere professionalità altamente qualificate che hanno contribuito in misura rilevante a rendere il porto della città competitivo” – dichiarano Massimo Fiorucci della Feneal Uil Roma, Diego Bottacchiari della Filca Cisl Roma, Carlo Proietti della Fillea Cgil Roma e Lazio – “L’edilizia ha sempre rappresentato un potente volano anticiclico ma in città tutto è fermo. Il porto costituisce la principale stazione appaltante del territorio ed una fondamentale infrastruttura su scala nazionale, per questo crediamo sia indispensabile che l’ente prosegua nei lavori di potenziamento e ammodernamento dell’hub, da rendere sempre più attrattivo” – spiegano i tre sindacalisti, che concludono – “Chiediamo un incontro urgente all’Autorità portuale, per conoscere la programmazione degli interventi futuri, così importanti per ridare fiato al settore ormai in ginocchio ed all’intera economia cittadina“.