Sostenibilità patrimonio immobiliare pubblico

Sostenibilità patrimonio immobiliare pubblico

Tirocini

TirociniAdozione di contratti-tipo, definizione puntuale delle prestazioni richieste dalla committenza ai fini di una verifica concretamente esigibile, formazione specialistica dei lavoratori nei diversi profili professionali: questi gli aspetti più rilevanti contenuti nel Protocollo nazionale siglato dai sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Agende 21 locali italiane, il Coordinamento costituito da regioni ed enti locali a favore dello sviluppo sostenibile.

L’importante Protocollo – che si inscrive nel più ampio Piano d’Azione dell’ONU Agenda 21 di Rio de Janeiro del 1992 – è volto a realizzare azioni e programmi per la rigenerazione urbana sostenibile e per il recupero energetico del patrimonio immobiliare pubblico degli enti locali. Nello specifico, i contratti-tipo per l’affidamento di lavori pubblici degli enti locali per la riqualificazione energetica individuati dal Protocollo recepiscono le formule che i sindacati hanno sempre sostenuto e promosso – come l’appalto integrato, l’offerta economicamente più vantaggiosa e l’obbligo di produzione del Durc per congruità – per consentire una selezione qualificata delle imprese concorrenti soprattutto sul piano della qualità e della regolarità del lavoro. Grande attenzione è inoltre rivolta alla formazione specialistica dei lavoratori, la quale, attraverso i crediti formativi conseguiti, potrebbe costituire titolo di merito nella selezione delle offerte.

Intesa sulla sostenibilità del patrimonio immobiliare pubblico

Adozione di contratti-tipo, definizione puntuale delle prestazioni richieste dalla committenza ai fini di una verifica concretamente esigibile, formazione specialistica dei lavoratori nei diversi profili professionali: questi gli aspetti più rilevanti contenuti nel Protocollo nazionale siglato dai sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e Agende 21 locali italiane, il Coordinamento costituito da regioni ed enti locali a favore dello sviluppo sostenibile.

L’importante Protocollo – che si inscrive nel più ampio Piano d’Azione dell’ONU Agenda 21 di Rio de Janeiro del 1992 – è volto a realizzare azioni e programmi per la rigenerazione urbana sostenibile e per il recupero energetico del patrimonio immobiliare pubblico degli enti locali. Nello specifico, i contratti-tipo per l’affidamento di lavori pubblici degli enti locali per la riqualificazione energetica individuati dal Protocollo recepiscono le formule che i sindacati hanno sempre sostenuto e promosso – come l’appalto integrato, l’offerta economicamente più vantaggiosa e l’obbligo di produzione del Durc per congruità – per consentire una selezione qualificata delle imprese concorrenti soprattutto sul piano della qualità e della regolarità del lavoro. Grande attenzione è inoltre rivolta alla formazione specialistica dei lavoratori, la quale, attraverso i crediti formativi conseguiti, potrebbe costituire titolo di merito nella selezione delle offerte.

Mediante l’emanazione concertata di nuovi strumenti urbanistici a favore della sostenibilità e attraverso la sollecitazione di norme per l’abbattimento dei consumi energetici degli edifici pubblici, da inserire nei regolamenti edilizi e nei piani regolatori delle amministrazioni locali, il protocollo intende assumere la valenza di progetto pilota ed essere volano di sperimentazione di procedure da replicare in futuro anche nel mercato privato.