SafeDay 2016

SafeDay 2016

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SafeDay 2016

SafeDay2016

Un mazzo di fiori è stato deposto questa mattina ai piedi della stele commemorativa dei cavatori caduti sul lavoro di Guidonia, in occasione del SafeDay 2016, da una delegazione di lavoratori delle cave della zona accompagnati dai sindacati di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio.

In tutta Italia, la Giornata Mondiale per la Sicurezza sul Lavoro, programmata per giovedì 28 aprile, è stata scandita da manifestazioni, sit in e presidi promossi dagli edili di Cgil, Cisl e Uil per dire “basta morti sul lavoro!”. L’iniziativa principale si è svolta a Roma nel pomeriggio, con un presidio ed un flashmob in piazza Montecitorio alla presenza dei Segretari nazionali di categoria. Per l’intera giornata, i lavoratori del settore lapideo hanno incrociato le braccia, per ricordare i due operai morti a Carrara e chiedere interventi straordinari in materia di sicurezza nelle cave, primo fra tutti la revoca delle concessioni alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza.

Dall’inizio del 2016 ad oggi i morti nel settore delle costruzioni sono 37 (su un complessivo di 184 vittime sul lavoro): di questi il 32% aveva un’età compresa tra i 55 ed i 64 anni, mentre quasi l’11% aveva tra i 65 ed i 74 anni.

SafeDay 2016

Un mazzo di fiori è stato deposto questa mattina ai piedi della stele commemorativa dei cavatori caduti sul lavoro di Guidonia, in occasione del SafeDay 2016, da una delegazione di lavoratori delle cave della zona accompagnati dai sindacati di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio.

In tutta Italia, la Giornata Mondiale per la Sicurezza sul Lavoro, programmata per giovedì 28 aprile, è stata scandita da manifestazioni, sit in e presidi promossi dagli edili di Cgil, Cisl e Uil per dire “basta morti sul lavoro!”. L’iniziativa principale si è svolta a Roma nel pomeriggio, con un presidio ed un flashmob in piazza Montecitorio alla presenza dei Segretari nazionali di categoria. Per l’intera giornata, i lavoratori del settore lapideo hanno incrociato le braccia, per ricordare i due operai morti a Carrara e chiedere interventi straordinari in materia di sicurezza nelle cave, primo fra tutti la revoca delle concessioni alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza.

Dall’inizio del 2016 ad oggi i morti nel settore delle costruzioni sono 37 (su un complessivo di 184 vittime sul lavoro): di questi il 32% aveva un’età compresa tra i 55 ed i 64 anni, mentre quasi l’11% aveva tra i 65 ed i 74 anni.
Dall’inizio del 2016 ad oggi nelle costruzioni si registra mediamente un morto ogni 3 giorni!!
In aumento anche le denunce di malattie professionali.

Oltre al dramma, il fenomeno comporta anche un costo sociale diretto ed indiretto insostenibile, pari ad oltre 50 miliardi di euro (il valore calcolato a livello mondiale, invece, è di circa 3.000 miliardi di euro, vale a dire il 4% del Pil).

Per la sicurezza sul lavoro in edilizia, i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil chiedono di rafforzare i controlli e le sanzioni in materia di sicurezza; completare quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 con la costituzione della Patente a punti; definire norme premiali per le imprese regolari e sicure che adottino il sistema dell’asseverazione previsto dall’intesa e dalla normativa Uni-Inail-Cncpt; ripristinare il DURC nella sua originaria formulazione; cambiare la legge Fornero sull’età pensionabile prevedendo l’uscita flessibile senza penalizzazioni per gli edili; contrastare il lavoro irregolare e nero; applicare il contratto edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere per assicurare uguali prestazioni ed uguali diritti; realizzare una più stringente collaborazione con la bilateralità edile.

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