Ancora una vittima sul lavoro. Ancora una volta: basta!

Ancora una vittima sul lavoro. Ancora una volta: basta!

Un’altra sciagura sul lavoro ha funestato Roma a seguito della caduta di parte della ultra-millenaria Torre dei Conti in pieno centro. Il lavoratore morto aveva 66 anni ed ancora ancora impegnato in cantiere come se ne avesse avuti molti di meno. La Feneal Uil esprime con dolore ed amarezza forte solidarietà alla famiglia così come è vicina agli altri operai che sono stati investiti dal crollo. Sorgono solo interrogativi amari: come è possibile che a quella età si rischi ancora sul lavoro la propria vita? Come è possibile che una Torre che ha resistito per tanti secoli all’usura del tempo ad un tratto diventi una micidiale macchina di morte? Come è possibile che un lavoro che rientrava in quelli previsti dal Pnrr e quindi sostenuto da un protocollo molto preciso in termini di sicurezza del lavoro abbia poi prodotto una simile tragedia? In diverse direzioni e con diverse responsabilità questi interrogativi vanno sciolti e non deve avvenire che ancora una volta questo dramma rimanga senza spiegazione, senza accertamento di tutte le responsabilità, senza giustizia.

Il crollo della Torre dei Conti è avvenuto mentre l’attenzione del movimento sindacale si sta spostando sullo avvio dell’iter della manovra economica in Parlamento. Quanto è accaduto dovrebbe far riflettere Governo e Parlamento al fine di rafforzare l’impegno per una vera sicurezza sul lavoro. Prevenzione, formazione, controlli, giustizia celere, rispetto rigoroso delle regole sono i punti cardine per mantenere alta la guardia su questo gravissimo problema che resta una priorità per tutto il Paese.

Per il resto la manovra per Roma inizia con la notizia di possibili tagli alla mobilità urbana. Non è’ certo confortante come idea…per uscire dalla stagione del super bonus e del Giubileo. Anzi c’è’ da temere che Roma torni ad essere un’area urbana come tante altre alla faccia della retorica che ne fa una città’ “speciale” ma nelle dichiarazioni contraddette da conseguenze nelle scelte concrete. Esprimiamo fin da ora la nostra ferma contrarietà’ a decisioni che colpiscono il lavoro nella nostra città’.

Intanto non si può’ far finta di nulla rispetto alle vergognose minacce nei confronti del sindaco Gualtieri al quale va la nostra convinta solidarietà’: i tentativi di cambiare le cose vanno sostenuti con grande partecipazione respingendo ed isolando ogni intimidazione.

Ma anche per tale motivo sul futuro di Roma non si devono fare passi indietro da nessun punto di vista.

Ed ancora:  a noi della Feneal Uil interessa che a Roma come nel Lazio, si diano risposte positive su questioni che attendono da troppo tempo un cambio di marcia; mantenere alta la guardia sulla sicurezza del lavoro, scegliere investimenti per infrastrutture che riguardino al tempo stesso le periferie come ad esempio la manutenzione del patrimonio archeologico presente in Regione;  affrontare come si tenta di fare in varie regioni il problema fiscale che grava troppo anche a livello locale soprattutto su redditi da lavoro e pensione.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio