Vi sono molte ragioni per augurarci che il 2023 possa davvero risultare un buon anno. La prima è che si dovrà proseguire nell’impegno per far prevalere il diritto al lavoro, lavoro buono, che non è tale se non soprattutto è tutelata la sicurezza.
E si dovrà continuare a batterci per avere misure economiche che sostengano una crescita in grado di evitare i rischi di recessione e di dare risposte a coloro che non riescono a riemergere dalle diseguaglianze che sono una offesa alla dignità della persona.
E non potrà mancare una strategia rivendicativa che affronti il problema forse più serio di un mondo produttivo ed economico in continua rivoluzione: garantire opportunità di conoscenza per ridurre lo sfruttamento, la precarietà, l’esclusione.
Ma dovremo agire con unità e determinazione per fare della nostra Regione e della nostra città una realtà nella quale abbiano valore concreto le regole, la legalità, i progetti per migliorare la vita ed il lavoro, le scelte da compiere con la partecipazione, il confronto nel quale le proposte sindacali abbiano la giusta collocazione ed attenzione.
Mai come in questo momento la vita sindacale ha il compito di opporsi ad egoismi, ingiustizie, trasformismi, lotte di potere che allontanano i cittadini ed i lavoratori dalla vita politica e sociale. Il movimento sindacale ha le carte in regola per far ritrovare al Paese una migliore vita democratica, una più giusta convivenza civile, una reale capacità di riformare l’economia e di rispettare la dignità del lavoro.
Ecco perché siamo chiamati a dare il meglio delle nostre capacità per affrontare con passione, lucidità, unità d’intenti questo importante anno. Un anno nel quale non si deve tornare indietro, ma procedere e realizzare altre pagine essenziali di sviluppo ed equità. Buon anno di cuore a tutte le lavoratrici e lavoratori della Feneal.
Giovanni (Agostino) Calcagno
Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio