DOPO IL VOTO A ROMA

DOPO IL VOTO A ROMA

Roma ha un nuovo sindaco e l’affermazione di Roberto a Gualtieri è stata netta. Ci siamo lasciati alle spalle in un sol colpo la nociva inconsistenza della precedente giunta Raggi, ma su un piano ovviamente del tutto diverso anche i tentativi di imbarbarire la convivenza civile con una inaccettabile violenza.

Conosciamo la sfida che sta di fronte a chi governerà’ la città’: è necessario cancellare, con un impegno non facile e che richiede forte personalità e capacità’ di resistere alle solite pressioni, l’immagine di Roma abbandonata a sé stessa. I capitoli di questa sfida sono arcinoti: dai rifiuti ai trasporti, dal vuoto di confronti con le forze sociali a progetti di vivibilità’ di ampio respiro per ricreare condizioni di nuovo e stabile lavoro e di migliore qualità della vita.

Nel frattempo, però proprio a Roma è diventato l’epicentro quanto mai importante di una forte e partecipata iniziativa sindacale che ha risvegliato un convinto senso civico e democratico con la manifestazione a Piazza San Giovanni ed al tempo stesso ha unito insieme il ripudio delle violenze e dei fascismi alla necessità’ di affrontare con determinazione i grandi problemi del Paese a partire dal lavoro in tutti i suoi risvolti economici e sociali.

Ed a Roma manifesteremo unitariamente contro lo stillicidio degli incidenti sul lavoro, altro terreno per una battaglia necessaria in nome della civiltà del lavoro e della vita e dignità di lavoratrici e lavoratori.

Questa è la Roma che accoglie il nuovo sindaco, e questa Roma, lo speriamo, quella del lavoro può essere il primo riferimento della azione della nuova giunta che si formerà’.

Anche perché’ è indispensabile affermare una nuova cultura della partecipazione; lo esige il declino della affluenza al voto che non può non far riflettere, evitando inutili trionfalismi, sulla distanza che esiste tuttora fra i cittadini e la politica. Questa distanza non si colmerà’ se non si tornerà’ a dare importanza al confronto sociale.

Il lavoro edile in particolare può divenire un motore importante per rilanciare l’economia della città’ ed al tempo stesso ricreare per la sua parte una atmosfera di maggiore fiducia per ritrovare una crescita vera e non illusoria.

Malgrado le incertezze e le difficoltà che si avranno nei prossimi mesi sul piano della situazione economica, a Roma si può voltare pagina. Ma conteranno la volontà’ di dialogo ed i fatti conseguenti. La Feneal Uil di Roma e del Lazio è pronta a dare il suo contributo in piena autonomia come ha sempre fatto per rilanciare l’economia romana e le ragioni del lavoro.

Ora è il momento di rimboccarci le maniche. Si è perso fin troppo tempo. È invece tempo di confrontarci, decidere, andare avanti con coraggio.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio