GIOVANNI AGOSTINO CALCAGNO RIELETTO ALL’VIII° CONGRESSO REGIONALE SEGRETARIO GENERALE DELLA FENEALUIL LAZIO

GIOVANNI AGOSTINO CALCAGNO RIELETTO ALL’VIII° CONGRESSO REGIONALE SEGRETARIO GENERALE DELLA FENEALUIL LAZIO

Conclusa la fase congressuale. Con più forza e determinazione al lavoro

Con l’ottavo congresso della Feneal Uil del Lazio si è conclusa la nostra tornata congressuale che ha visto in precedenza la celebrazione del Congresso di Roma. Un periodo intenso ma quanto mai positivo che ha dimostrato la vitalità della nostra organizzazione. Al termine di questo percorso congressuale il primo ringraziamento va a tutti coloro che nella Feneal hanno permesso di realizzare questi fondamentali appuntamenti della vita della nostra organizzazione che hanno ricevuto l’apprezzamento dei rappresentanti di organizzazioni sindacali ed imprenditoriali come pure delle controparti e delle Istituzioni locali.

Grazie al nostro costante ed impegnato lavoro di squadra al termine di questi due congressi abbiamo ancor di più la consapevolezza che la Feneal Uil di Roma e del Lazio è rispettata, ma anche che da essa ci si attende molto. E non dobbiamo deludere queste attese.

Nel Congresso regionale gli Assessori della Regione Lazio che sono intervenuti non a caso, almeno nelle intenzioni, non solo hanno accettato il confronto sui temi proposti dalla relazione introduttiva, ma hanno concordato su fatto che in un periodo tanto difficile per la situazione economica e sociale, con i rischi di tornare a fasi recessive, sia necessario procedere concertando le decisioni da prendere ed evitando, come ho sottolineato, nella relazione, autosufficienze perdenti. Noi siamo pronti a discutere, collaborare, presentare proposte con la nostra autonomia di forza sindacale.

Nella relazione introduttiva, inutile negarlo, i toni della preoccupazione per la situazione generale sono accresciuti: l’inflazione è ormai un avversario duro da battere per le conseguenze sul piano salariale, sociale e produttivo. Il rallentamento economico può provocare in un settore che oggi è trainante per tutta l’economia nuove possibili chiusure di attività e nuova disoccupazione. Le risorse europee vanno di conseguenza gestite al meglio, senza ritardi e senza opere incompiute come è avvenuto nel passato.

Ma abbiamo ribadito come Feneal Uil di Roma e del Lazio alcune costanti del nostro impegno che svilupperemo anche in futuro: la sicurezza sul lavoro, la centralità della formazione, la lotta contro il dumping contrattuale, la battaglia che ha dato già risultati a livello nazionale contro il sotto inquadramento.

Sui problemi sollevati dalla relazione sono intervenuti anche i rappresentanti di Fillea Cgil e Filca Cisl con considerazioni che dimostrano come sia possibile compiere insieme un lavoro costruttivo e positivo.

Su questi temi inoltre sono stati assai importanti i contributi al dibattito portati dal Segretario della Uil di Roma, Alberto Civica, e, con le conclusioni ai lavori del congresso, di Vito Panzarella, Segretario Generale della Feneal Uil nazionale.

Ho sottolineato in apertura di lavori come il rapporto con la Uil di Roma e la Feneal nazionale sia stato improntato in questi difficili anni ad una consonanza di  scelte solidale e tale da sostenere efficacemente il nostro lavoro a Roma ed in Regione.

Giustamente Alberto Civica ha sostenuto che l’esigenza di profonde riforme strutturali non può essere soddisfatta da una politica che si mostra ancora incerta e debole. Abbiamo le leggi, le norme, ma mancano i comportamenti in grado di cambiare le cose: manca la semplificazione della macchina pubblica, mancano i controlli adeguati alle necessità, serve incalzare la politica e questo lo può continuare a fare in particolare soprattutto il sindacato.

Tante le cose da fare ancora, partendo dai risultati positivi ottenuti in questi anni. Lo ha rimarcato Vito Panzarella segretario Generale della Feneal Uil, quando ha ricordato le battaglie della Uil e della Feneal sulla sicurezza del lavoro, sul dumping contrattuale, sulla formazione da rafforzare per affrontare l’evoluzione produttiva e tecnologica e per avere professionalità al pari con questa evoluzione. Nel recente e positivo contratto di lavoro c’è molto della impostazione della Feneal Uil non a caso. Panzarella si è soffermato sulle contraddizioni e sui problemi aperti ancora presenti e che vanno superate nel settore: dal problema dei bonus, a quello delle banche dati e della patente a punti per quanto riguarda la sicurezza, al salario minimo da calare in una realtà del lavoro nella quale le irregolarità sono ancora molte e generano assai più ingiustizie. Per tale motivo ha indicato sul finire del suo intervento conclusivo alcune priorità per i prossimi anni: in primo luogo la sicurezza sul lavoro ed ancora le diseguaglianze e il tema della rappresentanza.

Ora con più forza e con la stessa passione si torna al lavoro nell’interesse di lavoratrici e lavoratori e per realizzare i nostri obiettivi.

Giovanni (Agostino) Calcagno

Segretario generale Feneal Uil Roma e Lazio